Sergio Sorrentino, nato a Polla (SA) nel 1983, è considerato uno dei più promettenti giovani
chitarristi italiani. Dopo essersi brillantemente diplomato in Chitarra presso il Conservatorio di
Avellino, Sorrentino si perfeziona con Angelo Gilardino e Luigi Biscaldi (con i quali
approfondisce il repertorio del Novecento e Contemporaneo) e Mario Dell'Ara (repertorio antico ed
ottocentesco), e partecipa in qualità di allievo effettivo a Master Class e Seminari tenuti, tra gli altri,
da Leo Brouwer, Maurizio Colonna, Mark White (Berklee College of Music).
Affermatosi in diversi Concorsi Nazionali ed Internazionali, Sorrentino intraprende prestissimo una
brillante carriera solistica nel corso della quale viene invitato dalle più prestigiose Istituzioni e
Festivals italiani ed europei (tra cui: International School of Luxembourg, Festival Internazionale
della Chitarra di Lagonegro, Accademia Musicale Umbra, Brescia Chitarra Festival, Festival 5
Giornate di Milano, Amici del Loggione del Teatro alla Scala, Festival Contemporanea 2009 di
Udine, XXII Convegno Chitarristico a Modena).
Sorrentino incide per Rai Trade, Vdm Records, e collabora con importanti compositori ed interpreti
quali Azio Corghi, Alda Caiello, Paola Calderone, Violeta Dinescu, Vittorio e Duccio Ceccanti,
Mauro Bonifacio, Franco Morone, Fabio Cifariello-Ciardi, Anne Marie Turcotte, Maurizio Pisati,
Carla Rebora, Marcela Pavia, Guido Boselli. E' dedicatario di numerose composizioni per chitarra
sola e ha tenuto le prime esecuzioni di importanti brani di vari autori. Collabora con il New Made
Ensemble.
Con il brano De Citharae Natura per chitarra sola, si è aggiudicato il terzo premio (con primo non
assegnato) alla I edizione del Concorso di Composizione per Chitarra “Goffredo Petrassi” del
Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Grazie a questa affermazione il brano verrà pubblicato
dalle edizioni Rugginenti ed inserito nei programmi di studio del Conservatorio “Santa Cecilia” di
Roma.
In qualità di musicologo è autore di numerose ricerche e scritti sulla storia della chitarra. E' coautore
del Manuale di Storia della Chitarra di Gianni Nuti (edito dalle Edizioni Bèrben) e collabora alla
storica rivista di musicologia chitarristica Il Fronimo. Ha inoltre pubblicato un articolo sui
compositori non chitarristi del primo Novecento, contenuto nel volume Romolo Ferrari e la
chitarra in Italia nella prima metà del Novecento (a cura di Simona Boni, edizioni Mucchi,
Modena), e diversi scritti etnomusicologici.
E' laureato in Lingue, Arte e Spettacolo presso l'Università degli Studi di Salerno (discutendo una
Tesi su Le martyre de Saint Sébastien di D'Annunzio-Debussy) ed ha conseguito il Diploma
Accademico di II livello per la Didattica Strumentale presso il Conservatorio di Novara.
In corso di pubblicazione alcuni cd solisti sulla musica per chitarra del Novecento.
Di lui hanno già detto:
“Devo ringraziare e complimentarmi con Sergio Sorrentino per la sua splendida esecuzione di
"Consonancias y redobles" e "...A 'nsunnari" nel Concerto di Udine: da parte sua si è trattato
veramente di una nuova interpretazione” (Azio Corghi)
“Grazie a Sergio Sorrentino di suonare la musica del nostro tempo e di suonarla bene!” (Leo
Brouwer)
“Il generoso entusiasmo con il quale Sergio Sorrentino si accosta alle pagine di musica nuova è
tanto sincero quanto musicale: cosa assai rara e certamente preziosa in un giovane interprete
contemporaneo” (Paola Calderone)
“Una grande chitarra [...] uno dei più autorevoli esponenti della scuola chitarristica vercellese” (La
Stampa)
“In occasione della venticinquesima edizione del prestigioso Festival Internazionale della Chitarra
di Lagonegro [...] Sorrentino ha dato libero sfogo al suo estro e la sua bravura, suonando
magistralmente il suo amato strumento, che ha letteralmente incantato il numeroso pubblico
presente [...] Sorrentino ha deliziato la platea, guadagnandosi al termine della performance una vera
e propria standing ovation” (Altrodiano, 26-8-2008)
“In un teatro dall'acustica impeccabile, il pubblico è rimasto entusiasta dei nuovi suoni chitarristici
emergenti dal brano e dall'interpretazione, tributando al chitarrista Sorrentino applausi di sincera
ammirazione. Applausi anche da Azio Corghi in persona, presente in prima fila. (DotGuitar)
“Sergio Sorrentino, che con encomiabile bravura esplora a fondo le possibilità espressive dello
strumento” (Il Messaggero)